QUELLI CHE BENPENSANO

Prendo a prestito il titolo della canzone di Frankie HI NRG per buttare l’ennesimo sasso incazzato nello stagno. Un po’ per vedere che effetto che fa, ma soprattutto per vedere di acciaccare qualche rospo.

Tutto mi sarei aspettato nella vita meno che gli stravolgimento che si sono verificati nella vita sociale e politica degli ultimi quindici anni. Addirittura ho visto il mio babbo (sindacalista, iscritto al PCI da sempre, quello che mi ha portato alle manifestazioni per la pace degli anni ’80 contro i missili a Comiso, ai funerali di Berlinguer e a distribuire l’Unità il 1 Maggio) diventare democristiano, aderendo a quell’ammasso informe chiamato PD. Ho visto l’uomo più ricco d’Italia comprarsi un intero paese senza che nessuno abbia voluto (non “potuto”) alzare un dito. Ho visto pregiudicati e delinquenti prendere il controllo della vita politica e pubblica del mio paese.

Ma la cosa che mi manda in bestia è che quegli anticorpi naturali che l’Italia aveva nel proprio DNA sono rimasti li a guardare. Chiusi nel loro bozzolo, agitando bandierine tra di loro per farsi vedere che sono vivi. Tra di loro. Sto parlando di quelli che una volta si chiamavano “Compagni“. Quelli che una volta non stavano li a farsi belli o a combattere contro i mulini a vento. Si battevano per delle idee: uguaglianza (e non sopruso da parte dei furbi), libertà (ma non di fare quel che cazzo ti pare), rispetto (ma non coglionaggine), lavoro (e non vivere di sotterfugi).

Oggi invece “quelli” sono passati dalla parte dei benpensanti…

Quelli che “guai a chiamare LADRO un ladro“. E’ un figlio disadattato e reietto della società che lo ha emarginato, quindi non si deve denunciare ma lasciargli la refurtiva, chiedergli se ha bisogno di altro e accompagnarlo a casa perché poverino non si stanchi troppo. E chi non lo fa non ha il senso civico.
Quelli che “guai a chiamare ASSASSINO un assassino“. E’ una persona che ha bisogno di tenerezza ed ha agito in un momento di estrema solitudine. Chi non lo fa è un cuore di pietra.
Quelli che “Siamo tutti fratelli“, anche quelli che ti violentano la sorella e che ti accoltellano per il telefonino. Non lo fanno perché sono cattivi, è che sono in difficoltà e vanno capiti. Il diritto alla sessualità e al comunicare col prossimo sono diritti inalienabili per l’essere umano.
Quelli che “Pace e Amore“, perché i dittatori si mandano via mettendo i fiori nei loro cannoni (magari prima che li facciano sparare sulla folla), facendogli le occhiatacce e mandandogli delle lettere in cui gli si fa notare che “così non si fa” (ma con garbo).
Quelli che “Non demonizziamo l’avversario politico“: perché mai far sapere alla gente che il parlamento è pieno di pregiudicati per mafia, di corruttori e corrotti, di ladri e papponi? Non sta bene! Questi personaggi vanno combattuti aspramente in parlamento borbottando “mi spiace ma non siamo d’accordo”. Però sottovoce, per non mancare di rispetto.
Quelli che “Ma allora sei un razzista!” quando fai notare che per qualcuno è normale andare in giro col Cayenne comprato con le truffe. Mandare la propria sorella a lavorare al night e la propria cugina per i viali. Farsi assegnare le case popolari perché non hanno reddito e nel garage hanno 3 Mercedes e la impresa edile abusiva. Prendere il sussidio di disoccupazione, la pensione di invalidità e farsi fare la spesa dalla Caritas. Truccare le macchinette del videopoker e farne un business. Andare nei negozi e fare finanziamenti con i documenti rubati e le carte di credito clonate.
Quelli che “Anche i nostri nonni andavano in America“. Si, e si facevano un culo così per campare. Ma se uno di loro sgarrava, finiva dritto in galera, non gli dicevano “poverino è da capire, è lontano da casa” tollerando qualsiasi malefatta egli facesse.

Figlioli, svegliatevi! L’epoca dei dogmi, della verità incarnata nei libretti polverosi è terminata. Il mondo intero si sta evolvendo, e non è rimanendo dentro alla propria cuccia a guardarsi allo specchio per convincersi che siamo dalla parte giusta, che si fa del bene alla società. E’ grazie alla vostra cecità che la gente si è disaffezionata ai valori di sinistra (quelli di cui sopra) e sale sul carro del primo coglione che urla più forte. Uscite qualche volta di casa, e guardate cosa sta succedendo in questo mondo. Parafrasando Nanni Moretti: dite qualcosa di Sinistra! Non di melenso e becero buonismo, ma di Sinistra!

Se volete rimanere arroccati sulle vostre posizioni, almeno abbiate la buona creanza di staccare dalle pareti le foto del Che Guevara e dei Partigiani: Loro non dicevano “ma si, in fondo che vuoi che sia, sono dei buontemponi ed è solo Olio di Ricino”…

LORO LIBERAVANO I POPOLI COL FUCILE IN MANO!